Turno di notte

“TURNO DI NOTTE”

scritto e diretto da Marco Ghelardi

con Sebastiano Bottari, Alex Sassatelli,
Claudia Salvatore

scene e costumi Elena Greco
light designer Gabriele Guatti
sound designer Edoardo Ambrosio
video designer Luigi Coppola
direttore della fotografia Steven Girardi
assistente alla regia Simona Schito
organizzazione Sara Ravetta

spettacolo selezionato ed inserito nella RASSEGNA PRE-VISIONI 27-30 aprile 2011 TEATRO DELLA TOSSE DI GENOVA

LINK video http://vimeo.com/38809163

Durante una notte, due agenti di un Servizio Segreto che potrebbe essere quello italiano, in un paese che potrebbe essere l’Italia, ascoltano. Ascoltano in un appartamento una persona che potrebbe essere una terrorista.
Lo spettacolo ha inizio con due agenti segreti in scena. Osservano i video in cui è ripresa a sua insaputa una ragazza, è sotto osservazione dall’Agenzia perchè sospettata di appartenere a una cellula terroristica. Leo è giovane, appena arruolato ed è euforico all’idea di lavorare con Walter, l’altro agente, una vera leggenda del campo, ma che ora vuole ritirarsi.
Sono chiusi in una casa allestita a centro di controllo per intercettazioni con computer, video, cuffie e microfoni. Il loro lavoro consiste nel decifrare i discorsi che avvengono nella vita quotidiana dell’ indagata, devono osservare i suoi movimenti. Il continuo “essere” nella sua vita, sembra creare una sorta di legame, d’interesse morboso da parte di Leo fino al limite della provocazione nei confronti di Walter, uomo apparentemente integerrimo. Il condividere uno spazio limitato per l’indagine crea un’ ambiente claustrofobico e voyeuristico finchè Walter decide di interrompere l’indagine. Ma nel video compare un nuovo personaggio, di spalle, e dalle intercettazioni sembra che sappia qualcosa. Leo si ostina a decriptare ogni singolo suono per saperne di più. E’ solerte, forse vuole dimostrare di essere bravo o forse sa già dove vuole arrivare, perché Leo ha un’altra missione da compiere. Walter è a sua volta sotto osservazione e Leo il giovane apprendista diventerà il suo spietato sicario.

Note di regia
“Turno di notte” nasce da un’idea di storia di spionaggio e intercettazioni, mettendo in scena il disorientamento morale e lo sfibramento del rapporto di fiducia di questo primo scorcio di XXI secolo, accompagnato dalla costante paura del “terrorismo” e degli “attentati”. Un thriller dove il terrorismo diventa solo un possibile ingrediente. Il dubbio, la sfiducia si traslano nei rapporti di lavoro e umani. Il disorientamento, il sentirsi osservati, il controllo, l’ineluttabilità del non poter più tornare indietro sui propri passi sono alcuni degli aspetti che vengono raccontati..

Lo spettacolo si basa sull’atmosfera del noir ed è costruito sul modello del thriller cinematografico, che rispetta a sua volta le solide fondamenta delle unità drammaturgiche postaristoteliche con l’unità di tempo, di azione e di luogo.
Questa robusta ossatura tradizionale è destrutturata dalla rappresentazione ossessiva dei frammenti uditivi e visivi dei “terroristi” che vengono spiati. Per scoprire la “verità” Leo non ha a disposizione che quello che sente e che vede – ma la superficie delle cose non permette di vedere “cosa c’è sotto”. Leo deve vedere quello che non c’è e sentire quello che non viene detto per capire cosa stia accadendo veramente, e per farlo deve decostruire le parole fino a farle diventare solo suoni e le immagini fino a farle diventare solo pixel. Resta il dubbio se questa progressione porti veramente a una verità o non faccia che aumentare i dubbi…
Utilizzando proiezioni visive e registrazioni audio, lo spettacolo viene così dotato di un videoscape e di un soundscape che ne compongono la “scenografia”. Il pubblico segue Leo nella sua discesa nella paranoia dove tutto potrebbe essere il suo contrario, non solo attraverso il testo e l’intreccio, ma con la sensualità viscerale del suono e della vista.