“UN SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”
di William Shakespeare. Tradotto e diretto da Marco Ghelardi
Con Lisa Galantini, Federico Giani, Alberto Giusta, Massimo Malagugini, Stefania Pascali, Paolo Maria Pilosio, Mariella Speranza, Marco Taddei.
Assistente alla Regia: Simona Schito.
Organizzazione e Produzione: Sara Ravetta.
Scene e costumi: Martina Paolino, Serena Guglia.
Luci: Francesco Ziello.
Ottima performance per la Compagnia Teatrale Salamander che, al Teatro Cargo, ha portato in scena uno dei testi più amati da William Shakespeare: Un sogno di una notte di mezza estate. L’opera e’ stata tradotta in una versione fresca ed esuberante, tanto da condurre il pubblico molto vicino all’originale scespiriano.
Pubblico che assiste al viaggio di andata e ritorno della rigida Atene nella foresta del caos e della coincidenza.
Un classico che è anche un’innarrestabile metafora del nostro mondo, impudicamente messo a nudo.24/11/07 Rai -Tg3
Nato dalla penna di Shakespeare nel fertile 1595, l’anno di Romeo e Giulietta, il Sogno ha un rapporto enigmaticamente sovvertitore con i temi della sua tragedia sorella. All’interno di un ecosistema equilibrato nei due poli di caos e razionalità, i boschi e Atene, durante la notte più breve dell’anno i personaggi vengono trasformati nell’anima e nel corpo: disorientati e persi nella nebbia del sogno, si ritrovano al mattino cambiati. Potente asserzione delle ragioni della leggerezza che ritorneranno più di dieci anno dopo al termine della sua carriera, Shakespeare ha creato con il Sogno il suo testo più amato e rappresentato. Salamander ve lo ripropone, in un’edizione fresca e sorprendente. Seguiteci nei boschi di Atene!
La produzione:
L’ originalità e l’ unicità della traduzione di M. Ghelardi si rivela nell’essere tratta direttamente dall’ in-folio del 1623. Fedelmente sono stati riprodotti i versi e le rime seguendo l’originale scespiriano. Questo grazie anche all’utilizzo dell’endecasillabo irregolare per rendere la stessa musicalita’ del testo originale scespiriano.
Una peculiarità del nostro allestimento e’ la ricerca di un linguaggio contemporaneo, pur mantenendo estrema fedelta’ all’opera del Bardo, per sottolineare l’estrema modernita’ dell’opera scespiriana che coinvolge,tocca i nostri cuori e ci fa riflettere.
Puo’ un’opera scritta secoli fa raccontarci ancora qualcosa? Si. È questo il messaggio e il genio di Shakespeare ed è quello che la Compagnia Salamander vuole comunicare con il proprio allestimento, con l’augurio che tutto quello che vedrete diventi anche un po’ vostro.